giovedì 19 marzo 2015

perchè i messaggi di Hermes, perchè questo blog

e tutto iniziò cosi.. la foto di una cucciolata io che coi cani c'ero cresciuta e dopo la morte del mio alano Ser avvenuta circa 7 anni fa per vari motivi ero ancora in una sorta di lutto e Luca che invece di cani ne aveva sempre desiderati senza mai poter soddisfare questo sogno. un amico ci taggò su Fb nelle foto di questi magnifici cuccioli di Amstaff. A Luca si apre una finestra nel cuore..sono dolci teneri.. e il mio ritorna a battere, pronto ad accogliere nuovamente l'impegno di un amico a 4 zampe. Ad ogni cucciolo viene attribuito un nome mitologico e tra tutti Hermes sceglie Luca. Perchè di solito è cosi che va, parlando con altri possessori di cani pare consuetudine che sia il cucciolo a scegliere il suo nuovo amico, colui che avrà al suo fianco per tutta la vita. O almeno quando la storia inizia con una certa armonia. Era stato cosi per Ser e me, e secondo me la storia si è ripetuta di nuovo. vado a cercare su wikipedia il significato del suo nome:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ermes
Lo vedo un segno. da qui mi parte tutto un ragionamento la imminente mobilità dal lavoro significa per me tempo a disposizione da dedicargli la voglia di addentrarmi nel mondo della cinofilia in punta di piedi ma a 360° (percorso intrapreso 20 anni prima con Ser ma mai portato a termine) un cucciolo tranquillo ma di una razza diciamo "focosa" si dimostra una sfida alla quale non riesco a resistere e si decide di comporre questa sorta di branco composto da me, Luca, il cucciolo fagioloso e il vecchio mimo ( un gatto rosso, selvatico castrato con cui divido casa da 14anni) che suo malgrado si è trovato una sera di dicembre arrivare questa essere a 4 zampe che si atteggia da cucciolo ma è già più grosso di lui. La convivenza non è facile, i ritmi vengono stravolti per tutti. questo blog non ha la presunzione di insegnare nulla a nessuno, ma di registrare come un diario le fasi evolutive di tutto il branco. ecco perchè i messaggi di Hermes. perchè credo ogni cane lanci messaggi. il mio è un tentativo di coglierli, confrontarli e valutarli per poter conoscere al meglio il mio nuovo amico. a volte credo di intendermi meglio con gli animali piuttosto che con le persone ho sempre avuto questa sensazione fin da piccola. quando mi sgridavano mi nascondevo nella cuccia di Pucci (la mia dolcissima alano femmina) che essendo dietro casa diventava un facile nascondiglio. Lei faceva scudo col suo corpo importante e se mi cercavano risultava impossibile trovarmi e lei era mia complice in questa fuga dal rimprovero. mi sentivo bene li dentro e lei mi proteggeva. poi sono cresciuta ma questa sensazione non è mai svanita del tutto. normalmente sono timorosa ma con un cane andrei ovunque. mi fido delle sue sensazioni e mi trasmettono quella sicurezza che a volte vacilla e nel tempo ho capito che anche loro si fidano di me.. a volte molto di più di quanto facciano le persone. in questo periodo senza un'occupazione lavorativa finalmente riesco per la prima volta nella mia vita a dedicare tutto il mio tempo all'educazione e alla crescita di un cane. ho sempre sostenuto che ci sia tanto da imparare da un cane, e nel mio caso anche qualcosa da insegnare. maestro - allievo Hermes mi accompagna in questo percorso. ce la farò? il primo "gesto" strano suo che mi ha incuriosita erano i morsi al polpaccio. aveva 3 mesi, lo avevamo appena accolto nella nostra famiglia. Non avendo ancora una sistemazione definitiva ci si appoggiava presso la casa dei genitori di Luca. trattandosi di un appartamento al primo piano senza giardino e avendo ancora difficoltà a dichiarare i propri bisogni fisiologici ci intrattenevamo con lui fuori il più possibile. spesso dopo una lunga passeggiata arrivava un momento in cui smetteva di camminare e mi mordeva un polpaccio. i denti non li aveva ancora cambiati quindi la pinzata risultava più fastidiosa che dolorosa, ma se arriva da uno staffino insomma qualche domanda te la fai e alla veloce. perchè mi mordeva? e ho iniziato a prestare attenzione alla situazione. più del perchè volevo capire quando. e mi sono accorta che lo faceva sempre quando eravamo in giro da parecchio tempo ( a volte anche ore) che sia stanchezza? una volta lo presi in spalla. feci a piedi con lui stretto al cuore un bel 10 minuti. non mi morse più. o almeno non in quella situazione e in quel modo. forse è stata come si dice la fortuna dei principianti ma era indubbio che volesse dirmi qualcosa. e probabilmente, semplicemente non ne poteva più di camminare.